lunedì 28 novembre 2011

DIRITTO A UN PADRE & UNA MADRE



di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 367, marzo 2011, pp. 10-11.

Quando la notizia della tentata adozione era giunta ai suoi orecchi, l’insegnante era rabbrividito.
Aveva in classe un alunno originario dello stesso Paese dell’Est europeo dal quale proveniva quel ragazzino che aveva rischiato di essere adottato da un famoso cantante straniero e dal suo compagno. Il solo pensiero che anche il suo alunno avesse potuto corre un tale rischio gli aveva procurato i brividi. Il fatto che per qualcuno quello non fosse un rischio, ma un’opportunità, gli faceva piacere, perché era convinto che fosse un bene l’esistenza di visioni differenti, anche su temi così delicati. Dal canto suo, non aveva nulla contro i cantanti, né tanto meno contro gli omosessuali.

sabato 26 novembre 2011

UNA (POSSIBILE) VALUTAZIONE FORMATIVA

di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 366, febbraio 2011, pp. 8-9.

Le cicliche occupazioni di scuole da parte di adolescenti a volte inconsapevoli dell’illegalità oltre che dell’ingiustizia di certe prassi, erodono la coscienza democratica dei protagonisti e ne alimentano un’irresponsabilità che non mancherà di ritorcersi anche contro coloro che le tollerano, le sfruttano o ne gonfiano mediaticamente le dimensioni.

L’entusiasmo dei giovani ha un che di affascinante.
La foga con cui si buttano nelle imprese che li appassionano è, invece, preoccupante quando questa limita il loro orizzonte a ciò che semplicemente li eccita.

domenica 13 novembre 2011

IL TESORO NASCOSTO

di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 365, gennaio 2011, pp. 8 9.

L’alunna aveva le lacrime agli occhi. Goccioloni così grandi l’insegnante non ne aveva visti spesso. «Maestra, papà mi dice una cosa, invece mamma me ne dice un’altra... Ma io come faccio a sapere chi ha ragione?». L’ultima frase, l’aveva scandita quasi alzando la voce, con un tono misto di sconforto e di nervosismo. Erano in corridoio, appena fuori dall’aula, con la porta semiaperta (bisognava contemporaneamente dare un occhio al resto della classe).
La questione su cui i genitori le avevano dato risposte contrastanti era di importanza notevole, molto più di quello che la sua breve esperienza di vita le consentisse di intuire. Ma ciò che tormentava il suo cuore non era tanto la ricerca della soluzione in sé, quanto il dolore derivante dall’avere intuito che i suoi genitori erano in disaccordo su una questione importante.

martedì 1 novembre 2011

LA BARRA DEL TIMONE IN MANO AI GENITORI

di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 364, dicembre 2010, pp. 14 e 15.

Una buona notizia. Ai genitori nel XXI secolo sarà riconosciuto il diritto di tenere la barra del timone nell’educazione dei propri figli. Aumentano, infatti, i Paesi nei quali il monopolio statale dell’istruzione pubblica sta perdendo quota. Si prospetta, quindi, per le famiglie una stagione di crescente responsabilità e di maggiori opportunità per intervenire da protagonisti nel sistema scolastico pubblico. L’ingiusto timore di fronte all’incertezza di chi (e se! ...e come!) si sarebbe preso cura dei propri pargoli, probabilmente lascerà il posto a una più sana preoccupazione, quella di essere all’altezza di un dialogo reale e costruttivo con i docenti di una scuola scelta liberamente.