lunedì 2 febbraio 2015

Per non scordare la lingua natìa

di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 399, NOVEMBRE 2013, pp. 16-17.

«Leggere, scrivere e far di conto».

Quante volte, ascoltando queste brevi parole, sarà scappato un sorriso benevolo verso la presunta ingenuità e limitatezza di obiettivi di una scuola ormai passata.

In verità, però, quando con questa espressione ci si riferiva in modo sintetico ai fini della benemerita antica scuola elementare, si voleva sottolineare l’essenziale di una delle dimensioni dell’attività scolastica, senza voler negare – anzi dandola per scontata – quell’altra più ampia nella quale la prima era (è) inscritta: la dimensione educativa.

 

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